Ancora oggi, San Fratello mostra la sua devozione per i Tre Santi Martiri in occasione della festività a loro dedicata (che cade il 10 maggio) in cui circa 200 cavalieri accompagnano in una cavalcata sfrenata il fercolo di San Filadelfio nel tragitto verso la Chiesa Santuario dei Tre Santi.
Un altro dettaglio del borgo vi conquisterà: arrivati a San Fratello noterete subito il dialetto particolare, è l’antico “Gallo-Italico” (riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità) che fa del territorio una vera isola linguistica, combinando elementi provenzali, piemontesi, liguri, lombardi ed emiliani, nel cuore della Sicilia. La sua origine si deve alla ripopolazione della zona durante il regno normanno da parte di popolazioni lombarde, piemontesi, liguri, emiliane al seguito del Conte Ruggero d’Altavilla durante la conquista della Sicilia.